SIMONE PIRESTI
Fotografo, grafico, creativo.
Classe 1976. Significa che nonostante i numerosi riconoscimenti, le continue soddisfazioni professionali che lo legano direttamente ad Hollywood, molte infatti sono le star che hanno accettato di farsi fotografare da lui,  Simone Piresti non ha ancora raggiunto il suo apice artistico quasi a dire “il meglio deve ancora venire”.
Anzi preparatevi, il meglio sta per venire.
Punto di riferimento creativo nel panorama di Roma, se John Lennon fosse vivo lo chiamerebbe il ragazzo dagli occhi-caleidoscopio, la sua creatività è palesemente un talento non di questa terra. Riesce a condensare un’ idea dal fumo delle sue infinite sigarette, può immaginare una foto semplicemente mentre fa finta di ascoltarti. 
E realizzarla.
La sua tecnica è trasversale ed universale, antica e post-atomica: se vuole ti scatta una polaroid dall’alto del suo drone, se gli va inquadra un sasso e lo fa filosofeggiare.
E’ una vibrazione continua, una tempesta in un bicchiere di vino rosso,un flash nel buio che illumina d’immenso.Vive a Roma, si diverte a Londra, si nasconde nel web.

Simone Chermaz





Piresti esprime il suo personale significato emergenziale, il cui valore espressivo resta in bilico tra il vissuto, che assume una connotazione di vivace consapevolezza e il non vissuto che, come fosse stato sottratto dall’ordine naturale delle cose, si infrange alla realtà nella fermezza di tratti determinati e violenti che dal mondo tornano al soggetto nel complesso processo di trasmutazione del caos al nuovo ordine creativo.
Emanuele “Cerman” Cerquiglini